Oggi
vi propongo il video di questo lavoro scoperto per caso un paio di
anni fa. Mi aveva colpito per la sua semplicità e bellezza.
Spero
vi possa accarezzare il cuore come ha fatto a me.
In
allegato vi mando poi un piccolo video casalingo. Vorrei condividere
con voi la sorpresa di stamane. Sono scesa in giardino e mi sono
accorta che la tartaruga era uscita dal suo letargo. Ogni anno
vederla spuntare fuori, tutta sporca di terra, viva e pronta a
ricominciare, mi sembra un vero miracolo!
Silvia
*
Questo
martedì vi mando un’esplosione di energia biondo platino: Louise
Lecavalier!
Ho
scoperto da poco di avere una passione per questa
danzatrice canadese che è sulla scena mondiale dagli anni ottanta. E’
che l’ho vista danzare dal vivo circa tre anni fa nel suo lavoro So
blue, e
l’indomabile furia vitale era tutta lì, selvaggia e magnetica
forse più di prima... nel suo lanciarsi sempre fuori di sé, nel suo
buttarsi a capofitto e senza rete, nella sua assoluta libertà di
genere rock.
Mi
dà sempre l’impressione che non finirebbe mai di giocare.
Anyway...
quello che vi mando è un estratto diHuman
sex
del 1985, quando danzava nella compagnia La
La La Human Steps
di Edouard Lock.
Non
sono riuscita a trovarne uno con la musica originale, con il
chitarrista dal vivo
...
ma ci accontenteremo di questo montaggio al rallentatore, su una
delle più belle canzoni di Leonard Cohen... e del mondo :) I’m
your man!
Mi
è capitato di leggere prima di questo tempo immobile,
"Più
viva che mai" di Christian Bobin, lettura che vi consiglio.
Quando
un libro mi appassiona arrivano spontanee le sottolineature, i cerchi
attorno alle parole chiave,
i
punti esclamativi, stelline e cuori... confesso... anche i cuori.
Tutto
in matita, per quel suono della grafite sulla carta, per la
consolazione del poter cancellare,
per
non offendere il libro.
Ecco
quindi che lo riprendo dallo scaffale, lì in vista e trovo subito la
pagina a cui stavo pensando, pensando
a voi: pagina 35, con tutti i segni che questo testo si merita...
eccolo:
"Se
disponessi solo di due parole da dirti, sceglierei queste due:
"lacerata e radiosa".
Se
ne avessi a disposizione una sola, mi terrei quella che contiene le
altre due: "amante".
E'
una parola che tu indossi a meraviglia, come quei fulard di seta blu
attorno al tuo collo,
o
quel riso nei tuoi occhi quando uno ti aveva appena ferito".
Radiosa
e lacerata quindi, quindi loro... Josephine Baker e Nina Simone.